Una Fucina Machiavelli gremita ieri sera ha accolto il noto giornalista Mario Calabresi in occasione della serata inaugurale della quinta edizione del Festival del Giornalismo di Verona. Una serata iniziata con i saluti di rito da parte di Elena Guerra (direttrice di Heraldo magazine) ed Ernesto Kieffer (Presidente dell’Associazione Culturale Heraldo) che hanno introdotto la manifestazione in rappresentanza dei tanti volontari che si sono adoperati per la buona riuscita della kermesse.
In un dialogo moderato dal giornalista de L’Arena Bonifacio Pignatti, Mario Calabresi, il grande protagonista di questa prima giornata di Festival, ha ripercorso i momenti salienti della propria carriera di giornalista, analizzando anche l’attualità e i fatti più importanti avvenuti negli ultimi anni, dagli Stati Uniti all’Afghanistan, dalla Russia e il suo imperialismo ormai dichiarato all’Unione Europea e alle sue tante contraddizioni. L’occasione giusta per trattare molti temi spaziando dal giornalismo d’inchiesta e i nuovi linguaggi come il podcast per giungere fino all’ultima avventura letteraria di Calabresi, “Il tempo del bosco” in cui analizza la nostra società provando a dare nuovi spunti e chiavi di lettura.

Non sono mancate riflessioni e critiche sulla nostra Italia, dalla politica alla condizione dell’editoria di oggi, ma con uno sguardo sempre rivolto al futuro.
La serata, aperta dalla musica del Mr. Flow Duo, ha saputo regalare alle tante persone accorso momenti di profonda riflessione ma anche ironia e confronto, nella migliore tradizione del Festival, da sempre ponte e momento di dialogo fra i professionisti dell’informazione e il pubblico veronese.

Un evento che è stato co-organizzato dal Comune di Verona con il sostegno di OneSkySolutions e che Ernesto Kieffer ha voluto dedicare alla memoria di Sergio Visciano, fotografo e instancabile organizzatore di eventi culturali, purtroppo prematuramente scomparso a fine dicembre 2024.
